Collana QUADERNI - n. 54
con tre linoleum originali di Luciano Ragozzino
stampato tipograficamente a mano con caratteri Garamond su carta Hahnemühle
60 esemplari numerati e firmati dall'autore e dall'artista
formato 27,5x20 cm - in cofanetto a fascia
aprile 2010
Mandibola, mandibola! Scienziati
augusti compulsano cervelli, definiscono
morsure, intelligenze, attitudini:
ecce homo! Nel ringhio e nel progetto,
appaio come un messia nel ghiaione di una cava,
smentisco e confermo, discolpo:
i grandi preparativi del massacro, i formicai
per coltivare le masse, l'acciaio, le gerarchie.
Mandibola per offendere,
calotta per inventare, dal profondo
mistero evolutivo; trilobiti, angiosperme,
poi rettili e savane, e infine io, perfetto
meccanismo biologico, a cui tutto è rivolto,
già sovrano feroce che illumina i tempi, e che disegna
la meteora grandiosa che ci conduce qui, su questi campi
eroici, sanguinosi, dove il fango
premia ancora il destino sublime dei caduti
per il bene comune, futuri fossili o resti sbrindellati.
Cuccioli che correte sulla sabbia e nei prati,
frenetici cuccioli, non avvicinatevi.
Se il gioco vi travolge, se la palla
rotola verso le ghiaie e cala un silenzio
improvviso, glaciale: scappate.
Verso le molli colline, o gli scogli,
verso la terra o il mare increspato, correte.
Vi distragga il coniglio trafelato, chiami il vento,
o un latrato distante, ma andate.
Siate mondo, universo e vi sia ignoto
il grande nulla che io qui custodisco,
nel mio vuoto.
Io non ho inizio, eppure non finisco.
E mi spavento di me, che non esisto
se non forse nella voce dei cannoni
che altrove scuotono vite vere, di carne. Resta
un buco, sul terreno, un buco vuoto,
annerito. E sono io.
Vengo da un'alba nera, da uno scherzo
cattivo. Sono un secolo atroce.