Collana OTTAVO - n. 14
poemetto inedito
stampato tipograficamente a mano con caratteri Garamond su carta Hahnemühle
150 esemplari numerati
formato 20x14,5 cm
gennaio 2008
Visto da lontano, lungo il viale di casa,
sembra che sia il suo impermeabile a sorreggerlo.
Spesso vacilla e si ferma fulminato da strabiliamenti
o da una luce sghemba da dietro le siepi del parco
dove gli piace radunare gli andati per sempre
confondendoli con quelli rimasti.
Elenca parenti alla lontana, ricchi cugini di Terni,
nonni chioggiotti venuti giù a metà dell’altro secolo
con immense provviste di polenta guasta,
ladri cingalesi che si calano dall’alto dei platani fino al suo balcone
come gli uccellini tremendi e spaventati
che sfama con briciole sul palmo della mano,
lui cacciatore senza pentimenti, nelle albe di neve e gelo,
vaneggia forse di non più giovani cameriere rumene
che visitava di notte nelle loro camere in affitto
e che vorrebbe ancora visitare se soltanto le gambe,
il respiro e il cuore...